Nocciolate al colore, gustose e dal profumo rustico che ricorda l’arte bianca di un tempo, le farine del Mulino Fruttero non contengono conservanti né enzimi aggiunti. Frumento, farro, segale, mais, Tritordeum sono solo alcuni dei cerali che il Mulino macina per dare farine vive, poiché mai degerminate: non solo nella molitura a pietra, ma anche in quella a cilindri.
Una tecnologia rinnovata nella meccanica ma fondamentalmente come quella di 100 anni fa, i lenti tempi di macinazione per non “corrompere” il chicco e la giusta umidificazione attraverso il lavaggio del cereale (pratica ormai scomparsa) consentono a Gianluca di preservare nei suoi sfarinati autentici tutte le proprietà del grano: oltre al germe, le fibre, i sali minerali, i grassi buoni e le vitamine.
Artefice di quella straordinaria fucina che è il Mulino Fruttero, Gianluca si fa così anche custode della vitale capacità nutritiva del chicco. Per questo la Linea del 12, prodotta con molitura a pietra naturale, rappresenta la sublimazione di questa trasformazione: il chicco, infatti, non viene altro che schiacciato e l’alchimia di questa metamorfosi si perpetua in un unico passaggio trattenendo il meglio di ogni sostanza.